Mascherine cucite a mano. Spesa per i più bisognosi. Raccolte fondi. La solidarietà non si ferma

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Patrizia Chimera
Patrizia Chimera
Giornalista pubblicista di attualità e lifestyle. Spirito zen, curiosità innata, ama sempre mettere tutto in discussione
Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Dobbiamo stare a casa. Ma non siamo soli. Siamo una comunità. Un intero paese unito a fronteggiare un nemico invisibile che contagio dopo contagio mette paura.
Abbiamo i mezzi per combatterlo. Dobbiamo aiutare i medici facendo la nostra parte.
E dimostrando che nessuno verrà lasciato indietro.
La gara di solidarietà ai tempi del Coronavirus si traduce con tante bellissime iniziative che dovrebbero renderci orgogliosi, giorno dopo giorno, di essere italiani.

Solidarietà ai tempi del Coronavirus
Photo by Georgy Rudakov on Unsplash

Raccolte fondi per aiutare gli ospedali italiani.

Gli ospedali italiani hanno bisogno d’aiuto. Non è il tempo delle polemiche per i tagli fatti negli anni alla Sanità che hanno ridotto le capacità delle strutture sanitarie nel nostro paese. Possiamo rimandarlo a dopo l’emergenza. Ora è tempo di agire. Affidandosi solo a raccolte e crowdfunding sicuri. Diffidate da tutti gli altri. Perché purtroppo le fake news corrono veloci anche tra i tanti progetti nobili di solidarietà.
Ogni Regione ha attivato una raccolta fondi tramite IBAN dedicati per sostenere la sanità locale. Ognuno è chiamato a contribuire.
E anche la Croce Rossa Italia, presente in ogni regione d’Italia, ha fatto lo stesso. Per aiutarli ad aiutarci basta poco.
Specchio dei tempi ha dato vita a una campagna per “ridare speranza”. E raccogliere soldi da destinare agli ospedali italiani.

Influencer di solidarietà.

Sono molte le celebrities e i grandi nomi dello spettacolo e dello sport che danno finalmente il buon esempio.
The Ferragnez, alias Chiara Ferragni e Fedez, hanno dato vita a una raccolta fondi per aiutare gli ospedali italiani. Che ha raggiunto cifre inimmaginabili. La coppia ha donato 100mila euro per aumentare i posti letti in terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele di Milano.
Giorgio Armani, stilista di moda, ha donato 1 milione e 250 mila euro agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma. E anche per aiutare la Protezione Civile in prima linea per l’emergenza Coronavirus.
Anche altri fashion brand hanno aiutato gli ospedali come Etro, Dolce&Gabbana, Bulgari.

Anche il mondo dello sport si sta mobilitando. Dopo il tira e molla per non fermare i campionati di calcio, anche le squadre hanno deciso di stare a casa. E di aiutare come possono. La Juventus, ad esempio, ha dato vita a una raccolta fondi per aiutare gli ospedali piemontesi.
Simone Zaza, attaccante del Torino, ha donato per aiutare gli ospedali lucani, sua terra d’origine. E lo stesso hanno fatto personaggi del mondo dello spettacolo, che diventano influencer di solidarietà. Come Arisa, che su Instagram invita a fare donazioni.

Vivere in una comunità
Photo by Dan Meyers on Unsplash

Mascherine cucite a mano da donare gratis.

Mancano le mascherine e c’è chi lavora tutta la notte per cucirle e donarle gratuitamente a chi ne ha bisogno.
Irene Coppola ha lanciato l’idea su Facebook. Le sue mascherine sono in pelle d’uovo, sterilizzabili e riutilizzabili se bollite. Come ai vecchi tempi, scrive lei.
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