Ciclo mestruale e sport: tenniste e calciatrici contro i pantaloncini bianchi

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Redazione i404
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Foto di Khusen Rustamov da Pixabay

Essere donna ed essere una sportiva non è facile. Sono tante le discriminazioni che ancora il genere femminile è costretto a subire in un mondo spesso a direzione maschile. L’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso già traballante è l’obbligo di indossare come divise per chi gioca a tennis o a calcio pantaloncini bianchi. Che nei giorni delle mestruazioni non consentono alle giocatrici di essere a proprio agio. Il ciclo mestruale e lo sport, due tematiche al centro di un dibattito che da oltremanica è giunto fino in Italia.

I pantaloncini bianchi non sono adatti in quei giorni

Beth Mead è un’attaccante inglese che agli Europei di calcio femminile ha segnato un gol decisivo nel match contro l’Austria. Lei ha sollevato una questione davvero delicata, che merita però l’attenzione di team, direzione di gara, sponsor, perchè è più che seria. Le divise da gioco bianche proposte alle sportive durante il periodo del ciclo mestruale possono essere un problema.
«È bello giocare con maglia e pantaloncini bianchi, ma a volte non sono pratici, soprattutto quando è quel periodo del mese. Ne abbiamo parlato all’interno dello spogliatoio e abbiamo riportato il problema alla Federazione e al nostro sponsor tecnico. Speriamo li cambino».

Fino al 2015, anno dei Mondiali in Canada, le divise della squadra femminile di calcio inglese erano blu. Poi i pantaloncini sono diventati bianchi per l’Europeo casalingo, per rispettare una tradizione che però non tiene conto di molti fattori. A partire dal disagio che le donne in campo potrebbero provare nei giorni delle mestruazioni.

calciatrici
Foto de Jeffrey F Lin en Unsplash

Ciclo mestruale e sport: la Federazione inglese dà il suo supporto alle calciatrici

La Federazione di calcio inglese sottolinea che le giocatrici avranno tutto il loro completo supporto. E lavorerà con lo sponsor tecnico per risolvere il problema, seguendo però anche le linee guida degli organizzatori del torneo per scegliere i colori delle divise di gioco.
Anche la Nike ha promesso che troverà una soluzione, ma al momento niente da fare, perché bisogna seguire le indicazioni di squadre, federazioni e associazioni sportive che scelgono i colori delle uniformi. Insomma, siamo tutti d’accordo con voi care giocatrici, ma dovete attendere un po’. Chissà quando, però. Questo il succo della questione.

tennista
Foto de Renith R en Unsplash

Anche le tenniste contro la divisa bianca a Wimbledon

Sulla stessa lunghezza d’onda anche le tenniste che dicono di sentirsi stressate e non a proprio agio sul terreno di Wimbledon dove si gioca il grande Slam inglese. E dove i pantaloncini sono bianchi da tradizione. Il timore è quello di muoversi e sporcarsi, provando imbarazzo di fronte a milioni di persone. Una paura più che fondata come sa bene ogni donna che affronta mese dopo mese le mestruazioni. Da cambiare ci sarebbe un intero regolamento e chissà quando questo verrà fatto.

Non si tratta di un capriccio, ma di una necessità fondata, perché un pantaloncino bianco in quei giorni può creare preoccupazione e non permettere alle atlete di essere perfettamente concentrate. Ma purtroppo le mestruazioni sono ancora un tabù sul quale circolano stereotipi duri a morire. Come ricorda Iacopo Melio in suo intervento a Vanity Fair che fa riflettere: «Eppure, come dicevamo, da molte persone (soprattutto quelle senza ciclo) la questione continua ad essere bollata come un’inutile polemica, con la «grave colpa» aggiuntiva di andare in direzione opposta a quella di tradizioni secolari, come appunto lo sono le divise della nazionale inglese e il dress code di Wimbledon. Niente di nuovo, insomma, quando si tratta di questioni femminili».