La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (SIFO) lancia l’allarme per alcuni dati estremamente preoccupanti, che fanno riferimento a come il cambiamento climatico aumenta le disuguaglianze sanitarie. In occasione del XLIV Congresso nazionale dei farmacisti ospedalieri SIFO, che si è tenuto a inizio ottobre nella città di Roma, una sessione degli interventi è stata dedicata proprio all’emergenza climatica. La crisi del clima sulla terra ha ripercussioni gravi anche sulla salute dei soggetti più fragili, duramente colpiti dal surriscaldamento globale.
L’incontro tra gli specialisti del settore ha voluto sottolineare come il cambiamento climatico sia in grado non solo di aumentare le disuguaglianze sociali, ma anche quelle sanitarie. Un’emergenza nell’emergenza, che non deve assolutamente essere sottovalutata. Anzi, deve essere affrontata con strategie volte a proteggere e tutelare i soggetti più deboli, più fragili, esponendoli maggiormente a rischio in un momento storico assolutamente delicato per il nostro pianeta. E per tutti i suoi esseri viventi. Umanità compresa.
Il 44esimo Congresso nazionale dei farmacisti ospedalieri SIFO
Dal 5 all’8 ottobre si è svolto a Roma la 44esima edizione del Congresso nazionale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie. Quattro giorni per confrontarsi in un’edizione dal titolo “L’evoluzione del Servizio Sanitario tra innovazione e prossimità di cura”. 3mila professionisti ed esperti si sono dati appuntamento nella capitale, per un importante momento di ritrovo della società scientifica orientata al futuro, come ricordato da Arturo Cavaliere, presidente della SIFO.
Il programma è stato incentrato su macro argomenti che riguardano la sanità italiana: innovazione, intelligenza artificiale, sanità di prossimità, l’evoluzione del sistema delle cure, salute. Argomenti suddivisi in tre aree tematiche: Equità di accesso ai farmaci e dispositivi medici; Norme, regolamenti e confronti europei; Nuove terapie, procedure di monitoraggio e RWE di accesso ai farmaci e dispositivi medici.
Tra gli argomenti che hanno sollevato più interesse, anche per l’urgenza dei dati resi noti, troviamo proprio gli effetti del cambiamento climatico sulle disuguaglianze sanitarie.
La sessione sull’emergenza climatica è stata promossa da Pensiero Scientifico Editore (due le riviste societarie pubblicate negli ultimi decenni, dal titolo Il Giornale Italiano di Farmacia Clinica e Bollettino SIFO), con il supporto scientifico del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio. Con quest’ultimo è stato anche avviato il progetto Forward, per riflettere e approfondire il futuro del settore. Anche in riferimento ai cambiamenti attuali della società. Persino per quello che riguarda la crisi climatica.
Chi sono i soggetti più a rischio con il cambiamento climatico
I soggetti più fragili, più deboli, più vulnerabili per quello che riguarda l’età, la condizione sociale e la comorbilità possono subire le conseguenze più importanti del climate change. Gli anziani, i bambini, i pazienti malati, ma anche chi vive nelle zone del mondo più a rischio. La dottoressa Meini sottolinea che gli effetti che si possono notare riguardano soggetti già malati che vedono un peggioramento della loro salute, ma anche soggetti sani che, giorno dopo giorno, vedono ridursi le possibilità di rimanere in salute. Tutto questo si riflette anche su maggiori costi per il Servizio Sanitario Nazionale, per maggiori accessi alle cure e ai trattamenti per malattie di varia natura. L’aumento delle richieste di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche di secondo livello, un incremento della prescrizione di medicinali per il trattamento dei sintomi acuti e così via.
Come il cambiamento climatico aumenta le disuguaglianze sanitarie
Secondo gli organizzatori del XLIV Congresso nazionale dei farmacisti ospedalieri SIFO, che si è aperto il 5 ottobre scorso a Roma, il tema è ancora poco considerato tra le tematiche di politica sanitaria e di sostenibilità del sistema, della prevenzione e della qualità della salute. Le disuguaglianze di salute, come sottolineato dall’epidemiologo di fama mondiale Sir Michael Marmot, nascono proprio dalle disuguaglianze nella società. Per poter eliminare queste discrepanze, si deve intervenire con strategie utili a garantire a tutti le medesime opportunità, anche per quello che riguarda la salute. Purtroppo ancora oggi c’è una “palese ingiusta differenza nella distribuzione della salute che esiste sia tra Paesi sia all’interno di uno stesso Paese. Come sottolineato da ingiusta differenza nella distribuzione della salute che esiste sia tra Paesi sia all’interno di uno stesso Paese”.
La dottoressa Barbara Meini, presidente del collegio dei Probiviri e coordinatore per l’editoria scientifica SIFO, intervenendo sul tema, ha sottolineato che la sintesi delle evidenze scientifiche fa emergere dai che si possono considerare preoccupanti. L’impatto che i cambiamenti climatici hanno sul nostro pianeta non riguarda solo l’ambiente e la biodiversità. Ma anche la salute umana, influenzando profondamente i fattori di vulnerabilità.
Per evitare che le disuguaglianze possano manifestarsi in modo così importante, la SIFO sottolinea che bisogna attuare delle soluzioni di adattamento e di mitigazione, per ridurre i gas serra e l’in