L’uomo ha sempre sognato l’immortalità. La caducità della vita umana è un limite che, nella maggior parte dei casi, diventa insostenibile, insopportabile, difficile da comprendere. Nasciamo e sappiamo già che prima o poi dovremo morire. Non godendoci quel lasso di tempo che si chiama vita e che diamo spesso per scontato.
E se la tecnologia rendesse realtà il sogno dell’uomo di vivere una vita immortale?
Il transumanesimo è un movimento che crede in questo. E sostiene che il futuro dell’umanità sia tutto qui: nell’unione tra esseri umani e scoperte tecnologiche.
Cos’è il transumanesimo.
Il transumanesimo, chiamato anche transumanismo o con le abbreviazioni >H o H+ o H-plus, è un vero e proprio movimento culturale, secondo cui le più recenti scoperte nei campi della scienza e della tecnologia possono essere sfruttate dall’uomo per migliorare le proprie capacità fisiche e mentali.
Ma anche per migliorare la nostra vita, combattendo contro due nemici che tutti temiamo, chi più, chi meno: la malattia e la vecchiaia.
Si parla di transumanesimo già negli anni ’50. “In New Bottles for New Wine” è il testo di Julian Huxley in cui cita un termine di Pierre Teilhard de Chardin, che lo aveva ideato nel 1949. Nella prima definizione si tratta di quel fenomeno in cui l’uomo “rimane umano, ma che trascende sé stesso, realizzando le nuove potenzialità della sua natura umana, per la sua natura umana“.
Dagli anni Ottanta il significato muta, tralasciando in parte l’aspetto sociale dell’evoluzione dell’uomo, proponendo un approccio più individualista tipico di quell’epoca. Max More ne dà una definizione che ancora oggi è abbastanza condivisa e che lega il transumanesimo al “vecchio” umanesimo, di cui abbiamo un disperato bisogno: “una classe di filosofie che cercano di guidarci verso una condizione postumana“. Ma la filosofia si basa anche sulle teorie illuministe e positiviste di grandi autori come Giovanni Pico della Mirandola e Francesco Bacone.
Con l’avvento di nuove tecnologie, il movimento assume nuove potenzialità e innovati approcci.
La condizione dell’uomo, la sua stessa vita, può migliorare tramite la tecnologia. Per un’evoluzione che potrà portare, con tutta probabilità, alla nascita di una nuova umanità, nella quale l’intelligenza artificiale sarà guidata dall’intelligenza umana.
Transumanesimo e immortalità.
Da sempre l’uomo aspira all’immortalità. La vita con una data di scadenza, che spesso siamo noi ad anticipare con comportamenti che mettono a maggiore rischio la nostra già esile esis