Il primo ospedale italiano nel metaverso sarà dedicato a tutti gli operatori sanitari di Brescia e Bergamo, i primi a dover intervenire nel nostro paese per l’emergenza Covid-19 a inizio 2020. Si tratta di un’applicazione denominata Metaospedale che consente al paziente di accedere alla sanità attraverso la tecnologia immersiva. Senza muoversi da fare e potendo usuruire di tutta una serie di servizi utili per la propria salute.
Cos’è il Metaospedale
Il Metaospedale è un’applicazione che permette di entrare nel comparto sanitario per far avvicinare pazienti e ospedali con una modalità tutta nuova, sfruttando lo sviluppo dell’attività della VRO e utilizzando tecnologie di ultima generazione.
Una vera e propria struttura sanitaria virtuale, che può accogliere fino a 500 persone contemporaneamente, pazienti che possono accedere a servizi messi a disposizione e che vengono identificati in ingresso e in uscita con il personale Avatar Biometrico e tramite riconoscimento e chiave di accesso con tecnologia NFC.
La sicurezza è garantita, come ogni altra applicazione che permette di operare nel metaverso. Le uniche difficoltà potrebbero essere rappresentare dal saper gestire e usare app di questa natura e da un digital divide che è ancora ampiamente presente in Italia. Oltre alla diffidenza che esiste verso nuove tecnologie di tale portata.
Cosa si può fare nel primo ospedale italiano sul metaverso?
Esperimenti del genere si sono già visti in altri paesi del mondo, ma per l’Italia il Metaospedale di Oliverso, metaverso italiano costruito per il mondo delle PMI e dei professionisti ma che si rivolge anche alle grandi aziende, è il primo del genere.
I pazienti possono ad esempio:
- Consultare la propria situazione clinica con un medico collegato con visore da incontrare all’interno del metaverso.
- Oppure famigliari possono consultare i medici oltre le normali visite c he si possono fare in ospedale, contattando anche il parente ricoverato nel caso non fosse possibile entrare nella struttura sanitaria.
- Prenotare esami e visite.
- Accedere a consulenze con medici e specialisti collegati in diretta dall’altra parte dell’applicazione.
- Ricevere prestazioni per lee quali non c’è necessità di contatto fisico tra medico e paziente.
Grazie a questi servizi digitali, non solo per i pazienti sarà più facile entrare nel mondo della sanità pubblica. Ma anche per i pazienti ricoverati sarà più semplice ritrovare un ambiente famigliare grazie alla possibilità di visite virtuali di amici e parenti. Sarà come averli lì accanto. L’emergenza sanitaria che abbiamo appena vissuto ci ha insegnato quanto sia importante sentire la presenza degli affetti cari in momenti di difficoltà. E ci ha insegnato anche che spesso non è possibile visitare amici e parenti di persona, ma con la tecnologia tutto diventa più semplice. Almeno potenzialmente.