Nella serata di domenica 5 novembre chi ha avuto la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto ha potuto vedere nel cielo uno spettacolo che di solito non si vede alle nostre latitudini. L’aurora boreale è di solito un fenomeno che non si ammira dalle nostre parti: si deve prendere un aereo e raggiungere la Scandinavia o l’Europa del Nord per poter rimanere a bocca aperta di fronte a un regalo che la Natura ci fa. L’aurora boreale in Italia è un fenomeno raro, ma non impossibile, come ci spiega la scienza.
L’aurora polare (che nel nostro emisfero prende il nome di boreale, mentre nell’altro emisfero di australe) non è stata osservata solo in Italia, dal Nord al Sud, con tante foto e video che hanno affollato i social network. Anche in Slovenia, Romania, Austria e Inghilterra le persone hanno assistito a questo spettacolo davvero insolito. Spettacolo che potrebbe presto ripetersi, quindi sarebbe bene conoscerlo e capire come riuscire la prossima volta ad ammirarlo nel cielo notturno.
Cos’è l’aurora polare (che può essere boreale o australe)
Le aurore polari sono splendidi fenomeni naturali che si possono osservare sulla terra. Si tratta di luminescenze diffuse, dai colori verdi e rossi, che illuminano il cielo notturno, con forme e sfumature che possono differire. Si chiamano polari perché si presentano soprattutto alle alte latitudini, in prossimità dei poli. Inoltre, a seconda che si presentino nell’emisfero nord o nell’emisfero sud prendono rispettivamente il nome di aurora boreale e aurora australe.
Si tratta di fenomeni ottici, che si manifestano con “giochi di luce” a forma di nastro, dritte o ricurve, che possono essere lunghe fino a 1000 km e ampie una decina di chilometri. Si possono sviluppare in larghezza e altezza. Sono generate dall’attività del Sole e seguono l’andamento del campo magnetico terrestre. In parole povere, non sono altro che il frutto del processo di ricombinazione ed emissione di luce.
Di solito le aurore polari si manifestano vicino ai poli, tra 100 e 400 km di quota. Le aurore boreali si possono ammirare di notte in Islanda, Finlandia, Svezia, Norvegia, Canada, Alaska, Groenlandia. Fenomeni simili si possono osservare anche a latitudini inferiori: i casi più rari si possono ammirare dall’Italia. Di solito, si possono ammirare tra settembre e ottobre con l’equinozio di autunno e tra febbraio e marzo con l’equinozio di primavera, ovviamente di notte, quando ci sono maggiori ore di buio.
Aurora boreale in Italia, cosa è successo
Nel pomeriggio di domenica 5 novembre i cieli notturni delle nostre città si sono colorati delle tinte rosse e fucsia dell’aurora boreale. Alle nostre latitudini è un fenomeno molto raro, ma di recente più volte abbiamo potuto assistere a una cosa analoga. Ad esempio, anche nella notte tra il 24 e il 25 settembre c’è stata un’aurora boreale nei cieli delle Alpi.
L’aurora polare si manifesta quando particelle cariche di venti solari interagiscono con i gas presenti nell’atmosfera della Terra. Gli atomi della ionosfera si scontrano con le particelle ed emettono quelle tipiche luci che sembrano danzare nel cielo (si chiamano archi aurorali) e che possono avere un colore rosso, viola, verde, azzurro, a seconda del tipo di atomo.
Tutto questo è provocato dall’attività solare. Il nostro pianeta ha un campo magnetico che influenza il flusso di particelle dei venti solari e le indirizza nella direzione dei poli. Quando l’attività del Sole è intensa, gli eventi si possono manifestare anche a latitudini più basse. Ed è quello che è successo domenica 5 novembre.
Si potrà verificare un nuovo fenomeno simile?
Ovviamente non si esclude che l’aurora polare possa ripresentarsi anche nei cieli notturni del nostro paese. Come abbiamo già accennato, si tratta di un fenomeno raro vedere le Luci del Nord alle nostre latitudini. Un fenomeno raro ma possibile, che, quindi, potrebbe verificarsi di nuovo. Esistono app da scaricare e siti da consultare per capire quando potremo ammirare nuovamente uno spettacolo del genere. Si tratta di strumenti che si basano sui dati che la agenzie meteorologiche inviano, monitorando in tempo reale l’attività del sole, tramite stazioni di rilevamento presenti in tutto il mondo e ricorrendo ad algoritmi di calcolo.
Per le previsioni delle aurore boreali, ecco alcune risorse utili da consultare:
- Space Weather Predicion Center, pagina del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che può prevedere di 30 minuti tali fenomeni
- Space Weather Live, il sito mostra la probabilità di aurora e lo storico e le stime dei giorni successivi
- Aurora Alerts, app per Android e iPhone con mappe, storici, dati, previsioni