Storytellers for Peace, narratori per la pace. Unicef promuove così, in occasione del suo 75esimo anniversario, un progetto per parlare non solo di pace, ma anche di giustizia, di uguaglianza, di diritti umani.
L’Unicef compie 75 anni
Forse non tutti sanno che l’Unicef è stato creato l’11 dicembre del 1946, a New York, dall’Amministrazione per la riabilitazione delle Nazioni Unite, per aiutare bambini e madri dopo la seconda guerra mondiale. Successore del Fondo di emergenza internazionale per l’infanzia delle Nazioni Unite, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia è un fondo dell’Onu nato proprio per difendere i diritti dei più piccoli in un momento storico molto particolare per tutto il mondo.
L’Agenzia specializzata dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che ha sede centrale a New York, è oggi presente in 193 Paesi. Il Fondo si occupa di fornire assistenza umanitaria soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, ma è attivo in ogni angolo del globo, per sostenere le mamme e i loro bambini (i minori con meno di 15 anni sono più di 2 miliardi). Nel 1965, per il suo operato, l’Unicef ha anche ricevuto il premio Nobel per la pace.
E di pace, giustizia, uguaglianza, diritti umani e diritti dei bambini parla da sempre l’ente che si occupa di migliorare ogni giorno la vita dei più piccoli, di chi in molte zone del mondo non ha voce. Anche attraverso racconti che arrivano dritti al cuore delle persone.
Storytellers for Peace, un progetto per parlare dei diritti di tutti
In occasione del 75esimo compleanno, l’Unicef ha deciso di celebrare l’anniversario con il video di Storytellers for Peace, un progetto nato nel giugno 2016 per formare una rete internazionale di narratori che propongono storie collettive. Artisti di ogni continente condividono racconti tradizionali, storie originali, favole, per trattare temi di fondamentale importanza come la pace, la giustizia, l’uguaglianza, i diritti umani. Un progetto ideato e coordinato da Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore, narratore, attore teatrale e regista.
11 narratori e altri artisti di diversi Paesi hanno deciso di aderire all’iniziativa per sottolineare l’importanza di prendersi cura dei bambini di tutto il mondo. Per fare pace attraverso le storie proposte da Unicef e dal suo progetto.