David di Michelangelo censurato: quando si considera l’arte inappropriata e la si snatura

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Patrizia Chimera
Patrizia Chimera
Giornalista pubblicista di attualità e lifestyle. Spirito zen, curiosità innata, ama sempre mettere tutto in discussione
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David di Michelangelo
Foto di christian hardi da Pixabay

Il David di Michelangelo è oltraggioso, inappropriato, sconvolgente, scostumato, volgare. Un’opera d’arte così preziosa e così importante snaturata e presa di mira con la peggior censura. Il David di Michelangelo censurato, di nuovo, perché non è la prima volta che qualcuno considera questa scultura indecente, per il fatto di essere un uomo completamente senza vestiti.

L’ultimo caso di censura sull’opera dell’artista italiano ci arriva dalla Scozia, dalla città di Glasgow. Un ristorante aveva usato questa immagine per promuoversi, con cartelloni pubblicitari affissi nella metropolitana cittadina. Manifesti subito rimossi, perché considerati inappropriati, vista proprio la nudità dell’uomo rappresentato da Michelangelo. Una censura che fa male all’arte e che la snatura, la priva della sua libertà di espressione.

Il David di Michelangelo censurato in Scozia

La scultura in marmo alta 520 centimetri, opera di Michelangelo Buonarroti, si trova presso la Galleria dell’Accademia di Firenze ed è considerata un capolavoro della scultura mondiale, uno dei simboli di Rinascimento, oltre che di Firenze e dell’Italia nel mondo. Come la Venere di Sandro Botticelli, che è considerata il canone di bellezza femminile, il David, immortalato mentre sta per cercare di sconfiggere il gigante Golia, è l’ideale di bellezza maschile nell’arte.

Barolo è il nome del ristorante del gruppo di strutture ricettive Drg, che si trova nel pieno centro di Glasgow, in Scozia. Per promuoversi, il locale ha deciso di scegliere il David di Michelangelo come “testimonial” d’eccezione. Il poster, che ricorda molto da vicino la Venere di Botticelli della campagna promozionale all’estero del Ministero del Turismo italiano, ritraeva il David con un trancio di pizza, intento a gustarselo. L’immagine era poi accompagnata dalla frase: “Non c’è niente di più italiano“.

Quando l’azienda che gestisce gli spazi pubblicitari delle stazioni e dei convogli della metropolitana di Glasgow li ha visti, apriti cielo. Subito l’immagine iniziale proposta dal ristorante Barolo è stata rifiutata. Proprio per le nudità. Anche perché la stessa azienda ha richiesto una seconda versione con adesivi della bandiera italiana sulla zona inguinale più grandi. Il direttore del Drg Group, Mario Gizzi, ha detto che tutto il gruppo è sconcertato dalla prima reazione. Queste le sue parole al quotidiano scozzese “The Herald”. «È un’opera d’arte riconosciuta a livello mondiale. Viene mostrata nelle scuole. Persone da tutto il mondo viaggiano per vederla a Firenze. Non siamo più nel 1500, ma nel 2023. Stiamo davvero dicendo che gli abitanti di Glasgow non possono sopportare di vedere una statua nuda?».

La nuova versione censurata della pubblicità con il David

Alla fine il ristorante Barolo ha dovuto cambiare totalmente versione, tenendo il David, ma proponendo la scultura di marmo tagliata in vita, così da non mostrare altro che volto e pettorali. E, in questi caso, l’azienda ha approvato l’esposizione.

Il David di Michelangelo non è reale. Ci mancavano solo i negazionisti dell’arte