Più di 1,4 milioni di decessi per cancro sarebbero riconducibili a fattori ambientali. L’inquinamento è collegato direttamente all’aumento di malattie che colpiscono sempre più persone. Quello che è emerso da un recente studio scientifico condotto da alcuni ricercatori, per scoprire un legame tra questi due fattori. Ed è emerso che il 24% delle malattie è legato all’inquinamento.
La scienza ha sempre indagato, soprattutto negli ultimi anni, il legame tra inquinamento atmosferico e malattie da questo provocate. L’aria che respiriamo, infatti, può causare sostanze irritanti che possono arrecare danni alla salute. Secondo l’OMS, circa 7 milioni di morti premature ogni anno si possono ricondurre all’esposizione allo smog e all’aria inquinata. Nuove indagini scientifiche ci forniscono un quadro più reale della situazione.
Quali malattie sono provocate dall’inquinamento atmosferico
Recenti studi scientifici hanno messo in evidenza quali sono le malattie direttamente collegate all’inquinamento dell’aria. Metà dei decessi collegabili all’esposizione ad alti livelli di PM 2.5 riguardano malattie cardiovascolari, perché lo smog può aumentare il rischio di avere un infarto o un ictus. Inoltre, lo smog aumenta il rischio di diagnosi di malattie dell’apparato respiratorio: tosse, fiato corto, ma anche cancro ai polmoni, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Il cancro ai polmoni non è il solo tumore associabile all’inquinamento, perché recenti studi hanno rivelato che un’esposizione a lungo termine alle polveri sottili aumenta il rischio di tumori al seno, alla gola, allo stomaco, al fegato.
Non dimentichiamo, poi, che l’inquinamento dell’aria può provocare disturbi anche della salute mentale, oltre che influire pesantemente sul benessere del cervello: aumenterebbero il rischio di depressione e il rischio di ansia, oltre che favorirebbe lo sviluppo della demenza.
Malattie e inquinamento: il 24% delle patologie sarebbe riconducibile allo smog
In occasione del convegno “One Health Day”, che si è svolto nella Giornata mondiale della salute del pianeta, alcuni esperti hanno presentato un dato decisamente allarmante. Il 24% delle malattie è causato dall’esposizione a fattori ambientali. Il legame tra inquinamento ambientale e l’aumento del rischio di contrarre patologie è oggetto di indagine dei ricercatori, che, in questo caso, hanno voluto dimostrare il legame tra livelli troppo alti di smog e patologie come, ad esempio, malattie cardiache, polmonari, tumori e problemi di salute.
«È provato come la maggioranza dei casi di malattie cardiovascolari, oncologiche e respiratorie sia in qualche modo influenzata dai fattori ambientali», queste le parole rilasciate all’Ansa dall’oncologa Rossana Berardi, presidente di One Health Foundations, che ha aggiunto che «oltre 1,4 milioni di decessi per cancro sono riconducibili a fattori di rischio di natura ambientale. Ciò non deve rappresentare un alibi per nessuno e favorire comportamenti altrettanto pericolosi come il fumo, il consumo eccessivo di alcol e la sedentarietà. È dimostrato, infatti, che con stili di vita sani si può evitare fino al 40% delle nuove diagnosi di neoplasia. La prevenzione primaria è fondamentale anche nelle patologie cardiovascolari, che in Italia rappresentano la principale causa di morte e determinano più del 40% di tutti i decessi. Stiamo pensando di attivare ambulatori virtuali per educare i cittadini di tutte le età su questo nuovo approccio olistico alla salute».
La nostra salute è strettamente collegata a quella del pianeta
Roberto Danovaro, Ordinario di Ecologia, Università Politecnica delle Marche e Presidente Comitato Scientifico WWF, al convegno ha parlato anche dello stretto legame tra la nostra salute e quella delle altre specie viventi e dell’ambiente «La nostra salute è indissolubilmente legata a quella delle altre specie e dell’ambiente. Abbiamo bisogno di aria pulita, acqua incontaminata e cibo sano e sostenibile. Cominciamo a capire grazie ai risultati della migliore ricerca pubblica indipendente che, inquinando il mondo intorno a noi, danneggiamo noi stessi. E ne paghiamo uno prezzo altissimo in termini di aspettative di vita, costi sanitari, benessere individuale e collettivo. One Healthon sviluppa un nuovo approccio scientifico che unisce competenze della medicina e delle scienze ambientali per sviluppare una nuova ecologia umana in sintonia con la Natura e capace di promuovere la salute e il benessere dell’uomo come parte di quello dell’ambiente. Si tratta di una sfida complessa e coraggiosa che cambia gli approcci storici e richiede più ricerca e investimenti, ma è l’unica strada possibile. Perché come dice Papa Francesco: “Non possiamo pretendere di essere sani in un mondo malato”».
È importante educare la popolazione alla prevenzione
La prevenzione contro le gravi malattie, che spesso sono influenzate proprio dall’inquinamento atmosferico, è fondamentale. Come lo è educare la popolazione a prevenire i rischi, cambiando lo stile di vita, così da rendere i fattori ambientali meno impattanti sulla nostra salute. Questo è l’appello che il convegno nazionale “One Health Day. Dal Laboratorio all’ambiente: un approccio One Health per la prevenzione delle malattie“, organizzato nella Sala della Regina alla Camera dei Deputati a Montecitorio, ha voluto lanciare il 3 novembre scorso.
Il convegno è stato anche promosso da One Health Foundation, che ha dato vita nei mesi scorsi a “One Healthon”. Si tratta della prima campagna in Italia volta a sensibilizzare cittadini, Istituzioni, medici e media sulla necessità di promuovere il benessere del pianeta. Campagna lanciata con la challenge “Primo TEDx della One Health“. Ogni relatore in sette minuti ha dovuto rispondere a una semplice domanda: “Come l’approccio One Health può ispirarci a intraprendere azioni più complete e sostenibili per la salute del pianeta, dei suoi abitanti e del nostro benessere?“.