Se ci rimettiamo dei soldi riusciamo a cambiare abitudini pessime che possono compromettere la qualità della nostra vita e del pianeta sul quale viviamo. In Italia lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Quando la Legge Sirchia è entrata in vigore, ci è voluto un po’ per abituarci a non fumare nei luoghi pubblici. Ma oggi è la normalità. E troviamo strano quando all’estero la pratica è ancora consuetudine.
Potrà essere così anche per comportamenti nocivi per la nostra salute e per la salute dell’ambiente, come mangiare merendine e bere bibite zuccherate o usare energia ricavata da combustibile fossile? Forse, anche se in questo caso servono alternative, che siano più efficienti, convincenti e magari competitive ed economiche rispetto a quelle a cui facciamo ricorso oggi. Altrimenti è solo un modo per fare cassa. O qualunquismo.
Green Deal all’italiana, la proposta del governo Conte bis.
Giuseppe Conte, presidente del consiglio del governo giallorosso, promuove il suo Green Deal. Che riguarda sia una svolta produttiva ed economica verse, sia misure per tutelare la salute, soprattutto dei più giovani.
Il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti del Movimento 5 Stelle, che appoggia il movimento di Fridays for future e l’impegno degli insegnanti italiani, ha chiesto investimenti di 3 miliardi per scuola e università. Come trovare quei soldi? La nuova legge di bilancio potrebbe introdurre tasse su merendine e bibite zuccherate e anche sui voli aerei, uno dei mezzi di trasporto più inquinanti. In quest’ultimo caso si parla di 1 euro sui biglietti aerei per i voli interni e di 1,5 euro per i voli internazionali. Non cifre inimmaginabili. Con cui, però, potrebbero arrivare nelle casse dello stato 137,2 milioni di euro solo nel 2020.
Tasse simili sul cibo spazzatura, in realtà, esistono già negli Usa, grazie a Barack Obama e alla moglie Michelle.
In Francia, invece, le bevande con o senza zucchero sono tassate dal 2012 0,234 euro al litro se la quantità di zucchero supera il 15%.
In Gran Bretagna è di 24 pence al litro se le bibite hanno più di 8 grammi di zucchero in 100 millilitri.
In Ungheria sono tassati gli alimenti con tanto zucchero, con percentuali dal 5 al 20%.
Il premier propone anche incentivi per accompagnare le aziende verso una transizione energetica che cerchi di abbandonare sempre più le fonti fossili a favore di quelle rinnovabili. Scelta che le aziende sembrano gradire, a differenza della prima. Sperando si possano ottenere i fondi per investimenti verdi di questo tipo dall’Unione Europea.
Dovrebbe essere un vero e proprio patto con il mondo industriale e produttivo, tramite incentivi per un Green New Deal che, secondo le premesse, potrebbe rappresentare la svolta.
Di Maio, però, frena il premier Conte.
Su Facebook il ministro degli esteri di Maio, prima di partire per il Summit del clima dell’Onu a New York, frena gli entusiaasmi sulla tassa contro merendine e bibite (già presente in altri stati del mondo, come sottolineato da Fioramonti) e voli aerei. Anche se in passato proprio i grillini, con la deputata Carla Ruocco, avevano tentato la stessa manovra non aggiunta poi da Salvini nella Legge di Bilancio.
Nuove tasse sono due parole che non piacciono agli italiani. Anche se è per la salute dei bambini. Come si fa a pensare di insegnare loro un’alimentazione sana quando a scuola ci sono distributori di zuccheri allo stato puro? Gli insegnanti possono fare campagne a non finire, ma poi è il buon esempio che manda tutto all’aria.