Alluvione nelle Marche: vittime e dispersi, mentre l’emergenza climatica viene ancora ignorata

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Redazione i404
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alluvione nelle Marche
Foto de Chris Gallagher en Unsplash

Sei morti e diversi dispersi: questo il bilancio (che si pensa possa aggravarsi di ora in ora) con cui l’Italia si è svegliata il 16 settembre in seguito all’alluvione che ha colpito le Marche. Diverse zone dell’entroterra, ma anche la città di Senigallia, sul mar Adriatico, sono state colpite dalla piena dei fiumi, ingrossati da una pioggia incessante e copiosa che in due ore ha fatto straripare ogni corso d’acqua. Nella Marche si torna con la mente a 8 anni fa, all’alluvione nelle Marche del 2014. C’è un’emergenza climatica in corso che purtroppo troppo spesso sottovalutiamo. Ma i danni, anche in termini di vite umane, sono sotto l’occhio di tutti.

Alluvione nelle Marche, 15 settembre 2022

400 millimetri di pioggia in poche ore. La metà della pioggia che solitamente in queste zone cade in un anno. Si arriva da un periodo di forte siccità, che ha messo in ginocchio il nostro e altri paesi. Complici anche altri fattori, come la scarsa manutenzione e una disattenzione alle tematiche ambientali anche in riferimento alla sicurezza dei territori in cui abitiamo, il bilancio è gravissimo ed è destinato a peggiorare, purtroppo. Le vittime accertate sono 6. Non si contano le case allagate e i danni alle abitazioni e alle città colpite dalla piena dei fiume. L’acqua è arrivata a due metri di altezza, sommergendo garage, scantinati, piano terra e a volte lambendo anche i primi piani delle case. Le auto galleggiavano a più di un metro di altezza, trascinate dalla furia dei fiumi in piena che hanno invaso strade, vie, piazze.

L’emergenza climatica è in corso, ignorarla è uno schiaffo alle tante, troppe vittime della crisi ambientale

Il report di Munich RE sulle perdite associate a disastri climatici e naturali spiega che nella prima parte del 2022 sono stati 4.300 i morti. Un dato in aumento rispetto agli anni precedenti.
Oltre che di vite umane, si parla anche di perdita economica, stimata intorno a 65 miliardi di dollari (poco più della metà delle persone colpite nel mondo è assicurata). I paesi che, economicamente parlando, hanno sofferto di più sono gli Stati Uniti e l’Australia.
Ernst Rauch del Munich Re spiega: “Possono essere eventi individuali con cause diverse, ma nel loro insieme, una cosa sta diventando estremamente chiara: la potente influenza del cambiamento climatico sta diventando sempre più evidente! E le conseguenze per le persone in tutto il mondo stanno diventando sempre più palpabili. L’IPCC ha fatto una diagnosi ancora più chiara, affermando che i disastri legati al tempo come le ondate di calore, le piogge torrenziali o la siccità su una Terra più calda aumenteranno sia in frequenza che in intensità. Le ondate di calore tendono a durare più a lungo e portare temperature più estreme. Questo sarà diverso da regione a regione – in Europa sarà il sud ad essere colpito più duramente“.

emergenza climatica