Siccità in Europa e nel mondo, la peggiore situazione degli ultimi 60 anni

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Patrizia Chimera
Patrizia Chimera
Giornalista pubblicista di attualità e lifestyle. Spirito zen, curiosità innata, ama sempre mettere tutto in discussione
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Foto di Martina Janochová da Pixabay

È allarme siccità in Europa e nel resto del mondo. La situazione è la peggiore da 60 anni secondo gli esperti, tanto che in Francia e in Spagna si è deciso di razionare l’acqua. Sulle Alpi mancherebbero all’appello 2 miliardi di metri cubi di acqua. In Somalia, 8,7 milioni di persone sono in emergenza e iniziano ad emigrare in altri paesi del mondo nel tentativo di trovare un futuro migliore. L’Argentina ha perso il 40% dei raccolti a causa della scarsità di un bene prezioso che comincia a mancare a livello internazionale.

Secondo il servizio di osservazione Copernicus gestito da Esa e Unione Europea, il 2022 è stato l’anno più secco degli ultimi 500 anni, il più caldo degli ultimi tempi. A quanto pare, poi, le previsioni sul 2023 non sono delle più rosee. Le cose non andranno sicuramente meglio, anche perché l’inverno che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato il meno piovoso degli ultimi 60 anni. La situazione è allarmante ovunque.

Siccità in Europa e in Italia: i dati più recenti  e le previsioni non fanno ben sperare

Iniziamo dall’Italia. Sulle Alpi mancherebbero all’appello 2 miliardi di metri cubi di acqua: rispetto alla media sono stati immagazzinati meno metri cubi di acqua, con un deficit idrico del 60% contro il 57% dell’anno scorso. I ghiacciai alpini stanno quasi per scomparire. Mentre il Po è completamente in secca: una situazione che di solito si registra in estate e non all’inizio della primavera: nella città di Torino la portata media del fiume più lungo d’Italia è di 15 metri al secondo, contro i 60 che si registrano solitamente in questo periodo. La portata è inferiore del 35% rispetto ai livelli già bassi dell’anno precedente. I residenti dei paesi montani del Cuneese e del Verbano ricevono acqua potabile con le autobotti.  Il Lago di Garda è così basso che alcuni isolotti si possono raggiungere a piedi. Le previsioni degli esperti ci dicono che la prossima estate sarà peggiore di quella caldissima del 2022.

Nel resto d’Europa la situazione non è migliore. Alcune nazioni hanno già preso delle decisioni drastiche in vista della prossima estate, per risparmiare acqua oggi ed evitare di rimanere a secco quando le temperature si faranno ancora più alte.
La Francia ha registrato nelle sue zone interne l’anno più asciutto dal 1959 e in alcuni distretti sono stati previsti dei tagli dell’erogazione idrica per risparmiare la risorsa, come ad esempio i Pirenei Orientali o le Bouches du Rhone. In altri distretti i Municipi hanno dichiarato di avere problemi seri con l’approvvigionamento tramite acquedotti.
Anche la Spagna deve fare i conti con una grande siccità. Il governo della Catalogna prevede di imporre un limite di consumo di acqua di 230 litri al giorno per persona. Mentre a Barcellona si è deciso per il momento di mettere uno stop all’irrigazione di alcune aree verdi della città.
La navigazione sul fiume Reno in Germania è già limitata: le imbarcazioni con meno pescaggio non possono attraversarlo.
Diversi Comuni in Turchia hanno deciso di tagliare i servizi idrici per risparmiare acqua in vista della prossima stagione calda.

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