Le città più green d’Italia, la classifica 2023

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Patrizia Chimera
Patrizia Chimera
Giornalista pubblicista di attualità e lifestyle. Spirito zen, curiosità innata, ama sempre mettere tutto in discussione
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
città italiane più sostenibili
Photo by Nicola Vaccari on Unsplash

Come ogni anno, arriva l’edizione 2023 della classifica delle città più green d’Italia, stilata in seguito a un’indagine di Legambiente e Ambiente Italiano. Si tratta della trentesima edizione di Ecosistema urbano, che offre una diapositiva sullo stato di salute dei capoluoghi di provincia del bel paese. La classifica delle città più green anche per quest’anno dà diverse conferme, ma ci sono anche delle piacevoli sorprese. A dimostrazione del fatto che sempre più amministrazioni locali si adoperano per migliorare la qualità di vita sul proprio territorio.

Ecosistema urbano, le città più green d’Italia

L’analisi è stata condotta su 105 Comuni capoluogo di provincia, per la 30esima edizione: studi e monitoraggi da parte di Legambiente e Ambiente Italiano sono, infatti, iniziati nel 1994. Questa ricerca tiene in considerazione 19 indicatori, che si suddividono in 6 aree tematiche:

  1. aria
  2. acqua
  3. rifiuti
  4. mobilità
  5. ambiente urbano
  6. energia

Secondo quanto riportato da Legambiente, anche per il 2023 “i grandi centri urbani faticano a rispondere alle emergenze urbane. Dallo smog (Torino, Milano, Bologna o Firenze), al traffico (Catania, Roma), alla difficoltà del sistema di Tpl (Roma, Catania), dai rifiuti (Palermo, Catania, Venezia, Firenze, Roma), alla dispersione di acqua potabile (Firenze, Catania, Bari), dal suolo consumato (Venezia), alla scarsa diffusione del solare termico e fotovoltaico (Napoli, Palermo, Torino, Roma) fino a chi fa fatica anche dove complessivamente le cose sembrano andare meglio come nella diffusione della ciclabilità (Napoli, Genova, Roma)”.

Trento
Photo by Kir Shu on Unsplash

Secondo il rapporto, ci sono numeri sempre elevati di concentrazioni di biossido di azoto a Milano, Torino e Palermo, ma anche dei giorni in cui sono stati superati i limiti a Torino. C’è un numero sempre alto di auto circolanti di Catania (78 auto ogni 100 abitanti), mentre è salita al 16,3% la percentuale della raccolta differenziata a Palermo (era al 15,4% lo scorso anno), mentre Catania è al 26,2% e Napoli al 37,8% (il 35% era l’obiettivo normativo da raggiungere nel 2006).

Trento guida la classifica 2023 delle eco città italiane

La classifica si basa su una percentuale del 100% di un centro urbano ideale. La media nel nostro paese è migliorata. Siamo passati dal 53,41% di 12 mesi fa al 56,41% attuali. Per quello che riguarda la classifica delle città più green del nostro paese, la graduatoria è guidata da Trento, seguita da Mantova e da Pordenone. Sono queste le tre eco città che Legambiente premia nel suo rapporto Ecosistema urbano. La top ten va avanti con Treviso, che si trova appena fuori dal podio, in quarta posizione, mentre Reggio Emilia è quinta e La Spezia in Liguria si posiziona al sesto posto, seguita al settimo posto da Cosenza. Continuando, Forlì è in ottava posizione, seguita da Bolzano e da Belluno. Altre grandi città, invece, navigano un po’ a vista. Venezia e Bologna, rispettivamente all’11esimo e al 23esimo posto, sono fuori dalla top ten. Altre, invece, vanno decisamente peggio, con dati in calo rispetto alle edizioni precedenti. Ad esempio Roma è solamente 89esima, in fondo tra le ultime 20, mentre Milano è al 42esimo (mentre l’anno scorso era al 38esimo), Firenze al 53esimo posto e Genova al 58esimo. Il Nord-Est è da tempo ormai in cima a questa classifica con diversi capoluoghi presenti.

Tra le prime città del Sud, invece, come abbiamo visto già in precedenza, troviamo al settimo posto Cosenza (la città calabrese è prima per minore incidenza di morti e feriti in incidenti stradali), seguita da Cagliari al 16esimo posto e Oristano al 22esimo. In fondo alla classifica, invece, troviamo Caltanissetta, che occupa la 103esima posizione, e Catania e Palermo, a parimerito al posto numero 105. Nelle città siciliane le criticità riguardano soprattutto i rifiuti, la raccolta differenziata, il trasporto pubblico. Ad esempio, Palermo è l’ultima città italiana per quello che riguarda la raccolta differenziata.

I dati positivi dell’edizione 2023

Per quello che riguarda i dati che fanno ben sperare anche per le prossime edizioni della classifica, possiamo notare un netto miglioramento del trasporto pubblico locale. Anche se siamo lontani dalle medie europee. Miglioramenti si notano anche nella raccolta differenziata. La media di tutti i capoluoghi è pari a 62,7%, con picchi dell’87,6% ad esempio a Ferrara. Rimanendo sempre in tema, a calare è anche la produzione di rifiuti: siamo scesi da 526 a 516 kg annui pro capite.
Buone notizie anche per quello che riguarda le isole pedonali, con un lieve incremento dell’estensione delle zone precluse al traffico dei mezzi a motore. La qualità dell’aria è li lieve miglioramento, grazie proprio a piccole e grandi scelte urbane volte a liberare l’atmosfera dai principali agenti inquinanti.

I dati negativi dell’edizione 2023

Non ci sono, però, solo dati positivi. Purtroppo ci sono anche dei lati ancora negativi. La rete idrica italiana continua a fare acqua da tutte le parti, mentre il consumo di suolo aumenta, così come stiamo assistendo a un incremento del livello di motorizzazione nelle nostre città. Se Genova ha “solo” 50 auto per ogni 100 abitanti, Frosinone ne ha ben 80.