Tempo di lettura stimato: 2 minuti15 giugno, Giornata Mondiale del vento.
Un soffio di vento può cambiare il mondo. L’energia eolica è green, sostenibile, pulita.
Nel 2019 nel mondo c’è stato un boom.
Mentre in Italia non riesce a decollare. Nonostante le tante possibilità.
Giornata mondiale del vento.
Il 15 giugno di ogni anno si celebra il Global Wind Day, la Giornata mondiale del vento. Organizzato da Windeurope e GWEC è un giorno per celebrare l’energia eolica, una fonte rinnovabile, pulita, sostenibile, green.
L’idea è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica, le amministrazioni, le aziende e gli addetti ai lavori sull’importanza di una svolta verde, che parta anche dall’energia che arriva nelle nostre case e nei luoghi di lavoro.
In tutto il mondo vengono organizzati eventi, anche con visite a parchi eolici onshore e offshore, ma vengono proposte anche campagne informative, dibattiti, incontri. Tante manifestazione per scoprire la forza e la potenza dell’energia eolica. Un’energia che offre la possibilità di rimodellare i sistemi energetici, dare impulso all’economia, all’occupazione e alla crescita e decarbonizzare il sistema economico e produttivo moderno.
Cos’è l’energia eolica.
L’energia eolica è una fonte di energia pulita, rinnovabile e infinita. È l’energia del vento, l’energia cinetica prodotta dal movimento dell’aria sulla terra, tra le zone di alta pressione e le zone di bassa pressione.
Si può sfruttare attraverso l’utilizzo di aerogeneratori (generatori eolici che sfruttano e trasformano l’energia cinetica del vento in energia elettrica tramite pale) che producono energia elettrica. Al contrario di quella prodotta dalla combustione di combustibili fossili è a basso impatto ed è rinnovabile. Nell’ottica di un’economia green e pulita è una delle soluzioni ottimali, perché durante il funzionamento non produce gas serra. E richiede anche un consumo del suolo non troppo elevato.
L’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 dedicato all’energia pulita e accessibile mira ad aumentare entro il 2030 la quota di energie rinnovabili, promuovendo la cooperazione internazionale e migliorando le infrastrutture.
Nel 2018 l’energia eolica ha soddisfatto il 14% dei consumi totali in Europa. Nel 2017 era il 12%. È arrivata a coprire il 4,4% del fabbisogno elettrico a livello globale.
Il paese che sfrutta di più il vento per produrre energia, secondo i dati del 2018 di WindEurope , è la Danimarca, che ha prodotto il 41% dell’energia nel Vecchio Continente. Seguono l’Irlanda (28%), il Portogallo (24%), la Germania (21%).
Nel 2019 la capacità eolica mondiale è cresciuta di un quinto rispetto all’anno precedente. Con USA e Cina a trascinare gli altri paesi.
Energia eolica in Italia, anni luce indietro rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030.
In Italia i più grandi impianti si trovano al sud, nelle zone più ventose. La Puglia ospita più impianti, anche se negli ultimi anni la creazione di nuovi parchi si è ridotta. Mentre in Basilicata lo sviluppo dell’energia eolica è cresciuto notevolmente.
La produzione però è ancora molto bassa. Riesce a soddisfare i consumi domestici di solo il 7% dei consumi domestici. Secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 la percentuale dovrebbe arrivare almeno al 12%.
Nel 2018 sono stati tanti i finanziamenti nel settore. Ma per quello che riguarda le nuove installazioni siamo ancora molto indietro sulla tabella di marcia.
I dati più recenti di Terna, aggiornati al 2018, parlano di 5.645 impianti eolici (potenza massima raggiunta 10 GW). Entro il 2030 si dovrebbero raddoppiare i numeri.
Siamo quinti in Europa per capacità accumulata. Il vento non ci manca. Quello che mancano sono politiche volte a rendere green la produzione di energia. Puntando su quelle fonti rinnovabili che devono essere il futuro.