È in corso di svolgimento la Cop27, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima. Dal 6 al 18 novembre 2022 i grandi del mondo sono riuniti a Sharm-el-sheik, in Egitto, per discutere e trovare accordi per limitare i cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro pianeta.
Occhi puntati su dibattiti, incontri, tavole rotonde. E in particolare sui quattro principali produttori di gas serra: Cina, USa, Unione Europea, India. Una svolta green e una transizione ecologica sono fondamentali, così come investimenti maggiori in fonti rinnovabili e un accesso equo alle risorse che il pianeta ci mette a disposizione, senza più fare in modo che esistano paesi di serie A e paesi di serie B.
La situazione in Egitto non è delle migliori, perché le posizioni sono contrastanti, su temi che, invece, andrebbero affrontati in modo collaborativo e urgente.
Cop27 offuscata dalla situazione internazionale e dalla crisi economica
Il momento in cui giunge l’appuntamento con la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima non è dei migliori. In Europa siamo ancora in piena crisi energetica ed economica, complice la guerra in Ucraina che da inizio anno mette a rischio il delicato equilibrio internazionale. La Russia èa ncora ferma sulle sue posizioni, mentre l’Ucraina non cede. Gli altri paesi non stanno a guardare e cercano di trovare una soluzione che possa portare finalmente la pace alle porte dell’Europa. Cercando, però, di non dimenticare tutti gli altri conflitti che ancora nel mondo costringono le persone a cercare salvezza in altre nazioni, affrontando viaggi pericolosi e mettendo a rischio la propria stessa vita.
Inoltre, stiamo appena uscendo dalla pandemia, che ancora ha lasciato strascichi evidenti in tutto il mondo. Alla crisi economica provocata da un virus che per due anni ha bloccato il pianeta intero, si aggiunge ora la crisi energetica scatenata anche dalla guerra tra Russia e Ucraina. Le incertezze anche da questo punto di vista sono numerose.
I cambiamenti climatici non si fermano
Il climate change, però, non sta di certo a guardare e non si arreano gli eventi metereologici estremi che sono sempre più violenti, sempre più ricorrenti e sempre più devastanti. Anche nel nostro paese abbiamo assistito di recenti ad alluvioni e maltempo senza precedenti. Tutta la popolazione mondiale, che ha quasi raggiunta quota 8 miliardi, è messa a dura prova. E attende risposte dalla Cop27 che si sta svolgendo in Egitto, con tante contraddizioni che non sono passate inosservate.
Il programma è ricco di punti interessanti per cercare di salvare il salvabile. Ma non sempre la volontà di trovare soluzioni insieme è presente nei piani dei vari leader, esponenti e portavoce presenti a Sharm-el-Sheik per parlare di clima.
Cop27, gli obiettivi della nuova Conferenza sul clima devono superare il flop dell’evento a Glasgow
La Cop26 di Glasgow è stata un flop sotto molti punti di vista. Ambientalisti, esperti, esponenti di importanti organizzazioni e associazioni hanno puntato il dito contro i leader del mondo che sembrano voler ancora prendere tempo. Quando, però, il tempo sta per scadere. Gli scienziati hanno detto chiaramente che urge trovare