Sull’ambiente le buone notizie dovrebbero essere di più delle cattive notizie. Ma come ci ha raccontato il 2021 che ci siamo lasciati alle spalle non è proprio così. Mancano consapevolezza, una cultura del cambiamento e la volontà reale di modificare lo stato attuale delle cose per poter migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri viventi su questa Terra. E salvare il pianeta stesso.
Il WWF racconta l’ambiente, tra buone notizie e cattive notizie
Il 2021 che abbiamo appena salutato, per accogliere un 2022 che sembra un clone del precedente, è stato caratterizzato da notizie che ci hanno fatto sperare in un futuro migliore. E altre che, invece, ci hanno fatto dubitare della reale volontà di cambiare le cose.
A stilare l’elenco è il WWF Italia, la più importante associazione ambientalista italiana che, insieme alle delegazioni presenti in tutto il mondo, lotta quotidianamente per proteggere la natura e ogni essere vivente presente su questa terra. Una lista da leggere e rileggere per capire dove abbiamo sbagliato e dove possiamo fare meglio. Chiedendo a chi ha il potere maggiore di cambiare le cose di fare la sua parte. Iniziando anche noi, però, a dare il buon esempio. Anche perché non dimentichiamo che perseveranza è una delle parole che hanno rappresentato il 2021.
Buone notizie sull’ambiente: partiamo da qui
Cambiamenti climatici
La Cop26 di Glasgow ha deluso molte persone, per promesse non mantenute e un impegno che secondo molti esperti non è stato abbastanza produttivo. Qualcosa di buono ne è venuto fuori, però, come ricorda il WWF. Per mantenere il limite del riscaldamento globale sotto la soglia considerata sicura dagli scienziati (1,5°C) molti gli accordi presi tra Paesi, come Beyond Oil & Gas Alliance (Boga).
Senza dimenticare che il Portogallo ha anticipato di 9 anni l’abbandono del carbone. Una strada che si spera molti altri paesi potranno intraprendere a breve.
Green Deal
Il Parlamento Europeo ha approvato nuove strategie per difendere la biodiversità, con programmi da raggiungere già entro il 2030, che mirano a proteggere il 30% delle terre e dei mari. Senza dimenticare i progetti per rendere l’agricoltura internazionale davvero green.
Biodiversità
Nature Compact è l’impegno dei Paesi del G7 che insieme alla Dichiarazione di Kunming alla Cop15 sulla Biodiversità punta a difendere la natura, a livello globale, preservando la biodiversità.
Foreste
Il Parlamento Europeo ha approvato anche una legge contro la deforestazione, adottando strategie per poter preservare e ripristinare gli ecosistemi naturali, seguendo sempre il Green Deal.
Protezione del suolo
La nuova strategia per proteggere il suolo prevede entro il 2030 di adottare misure per migliorare la situazione e “Raccogliere i benefici di suoli sani per le persone, il cibo, la natura e il clima”, come cita il titolo.
Pesca nel Mediterraneo
Buone notizie anche in tal senso, con misure volte a gestire in modo sostenibile le risorse ittiche, proteggendo la fauna marina, combattendo la pesca illegale e creando zone sicure dove non si può pescare.