Ambiente, le buone notizie del 2021 (e anche le cattive)

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Patrizia Chimera
Patrizia Chimera
Giornalista pubblicista di attualità e lifestyle. Spirito zen, curiosità innata, ama sempre mettere tutto in discussione
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
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Photo by Nathan Dumlao on Unsplash

Sull’ambiente le buone notizie dovrebbero essere di più delle cattive notizie. Ma come ci ha raccontato il 2021 che ci siamo lasciati alle spalle non è proprio così. Mancano consapevolezza, una cultura del cambiamento e la volontà reale di modificare lo stato attuale delle cose per poter migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri viventi su questa Terra. E salvare il pianeta stesso.

Il WWF racconta l’ambiente, tra buone notizie e cattive notizie

Il 2021 che abbiamo appena salutato, per accogliere un 2022 che sembra un clone del precedente, è stato caratterizzato da notizie che ci hanno fatto sperare in un futuro migliore. E altre che, invece, ci hanno fatto dubitare della reale volontà di cambiare le cose.

A stilare l’elenco è il WWF Italia, la più importante associazione ambientalista italiana che, insieme alle delegazioni presenti in tutto il mondo, lotta quotidianamente per proteggere la natura e ogni essere vivente presente su questa terra. Una lista da leggere e rileggere per capire dove abbiamo sbagliato e dove possiamo fare meglio. Chiedendo a chi ha il potere maggiore di cambiare le cose di fare la sua parte. Iniziando anche noi, però, a dare il buon esempio. Anche perché non dimentichiamo che perseveranza è una delle parole che hanno rappresentato il 2021.

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Buone notizie sull’ambiente: partiamo da qui

Cambiamenti climatici

La Cop26 di Glasgow ha deluso molte persone, per promesse non mantenute e un impegno che secondo molti esperti non è stato abbastanza produttivo. Qualcosa di buono ne è venuto fuori, però, come ricorda il WWF. Per mantenere il limite del riscaldamento globale sotto la soglia considerata sicura dagli scienziati (1,5°C) molti gli accordi presi tra Paesi, come Beyond Oil & Gas Alliance (Boga).
Senza dimenticare che il Portogallo ha anticipato di 9 anni l’abbandono del carbone. Una strada che si spera molti altri paesi potranno intraprendere a breve.

Green Deal

Il Parlamento Europeo ha approvato nuove strategie per difendere la biodiversità, con programmi da raggiungere già entro il 2030, che mirano a proteggere il 30% delle terre e dei mari. Senza dimenticare i progetti per rendere l’agricoltura internazionale davvero green.

Biodiversità

Nature Compact è l’impegno dei Paesi del G7 che insieme alla Dichiarazione di Kunming alla Cop15 sulla Biodiversità punta a difendere la natura, a livello globale, preservando la biodiversità.

Foreste

Il Parlamento Europeo ha approvato anche una legge contro la deforestazione, adottando strategie per poter preservare e ripristinare gli ecosistemi naturali, seguendo sempre il Green Deal.

Protezione del suolo

La nuova strategia per proteggere il suolo prevede entro il 2030 di adottare misure per migliorare la situazione e “Raccogliere i benefici di suoli sani per le persone, il cibo, la natura e il clima”, come cita il titolo.

Pesca nel Mediterraneo

Buone notizie anche in tal senso, con misure volte a gestire in modo sostenibile le risorse ittiche, proteggendo la fauna marina, combattendo la pesca illegale e creando zone sicure dove non si può pescare.

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